Pelè, una leggenda del calcio che resterà nella storia mondiale

Pelé, una leggenda del calcio che resterà nella storia mondiale. Pochi giorni fa si è spento dopo una lunga malattia Edison Arantes do Nascimento detto Pelé, ma anche conosciuto come Rei do futebol. Come un altro grandissimo esponente di questo sport, Diego Armando Maradona, era di origini sudamericane, nato in Brasile nel 1940. Tra tutti i suoi titoli ricordiamo il numero di reti effettuate nelle partite giocate: oltre 1200 …in pratica un goal a partita! E poi è stato l’unico calciatore ad aver giocato 4 Mondiali di calcio , vincendone 3.

Pelé, una leggenda del calcio che resterà nella storia mondiale

La sua carriera calcistica inizia alla fine degli anni ’50 quando grazie a Waldemar de Britos fece un provino per entrare nella squadra di San Paolo, il Santos.

Da quel momento, nel lontano mese di settembre del 1956, la sua carriera decollò: debuttando tra i professionisti, a nemmeno 16 anni compiuti, ma già con un talento formidabile. Infatti l’anno seguente diventa capocannoniere del campionato Paulista, segnando 17 reti. Ma la svolta a livello mondiale arriva con i Mondiali giocati in Svezia. Da quel momento grazie alla vittoria del Brasile, il suo nome e la sua bravura sono indiscutibili: un giovanissimo ragazzo non ancora maggiorenne, che trionfa a un torneo di fama come il campionato del mondo, un calciatore su cui ben presto anche le società calcistiche estere mettono gli occhi. Infatti spuntano subito dopo le offerte: la prima a farsi avanti è l’Inter, pronta ad offrire un contratto a Pelé. Appena la notizia circolò i brasiliani insorsero, motivo per cui Pelé fu dichiarato dal governo “Tesoro Nazionale” del Brasile, un espediente per non far più avanzare richieste di acquisti futuri sul giocatore. Soltanto anni dopo, nel 1974, Pelè fu ingaggiato da una squadra americana, per un compenso miliardario all’epoca.

Così Pelè, il suo gioco e la sua impareggiabile mestria nel confezionare reti perfette sotto ogni aspetto sono rimasti patrimonio dello stato brasiliano: fino al momento del suo ritiro definitivo dai campi di calcio giocato a livello agonistico, la sua vita calcistica è rimasta legata alle sue 2 maglie storiche – quella del Santos e quella del New York Cosmos.

Non si può dire che la figura di Pelé non abbia rivoluzionato la percezione del calcio per tutti quanti: al di là della sua bravura quello che ha sempre regalato agli spettatori e appassionati di calcio è stata la sua trasparenza, l’onestà, la mitezza, la sua passione per la musica…un calciatore completamente umano che definì il suo talento nel calcio come un dono di Dio.

 

Vogliamo ricordare infine la sua figura monumentale attraverso un   momento magico del film da lui interpretato, “Fuga per la vittoria” con la sua iconica rete di rovesciata.  Con la morte di Pelè si chiude un’era del calcio giocato dalla fine del secondo dopoguerra, un modo di intendere e vivere questo sport molto lontano da quello di oggi.

Concludiamo queste breve riflessioni  proprio con una frase celebre sul calcio detta da Pelé…

Il calcio è come una religione per me.

Adoro la palla da calcio e la tratto come un dio.

Troppi giocatori pensano alla palla come qualcosa da calciare.

Dovrebbe essere loro insegnato ad accarezzarla e a trattarla come una gemma preziosa.

 

 

(credit photo: Di John Mathew Smith from Laurel Maryland, USA – Here, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=75140903)