Arrivati al derby tra Napoli e Benevento
Giunti al derby tra Napoli e Benevento le carte in tavola sono già state giocate: se da un lato la squadra è pronta per dare il meglio di sè, per raggiungere il quarto posto utile alla Champions, dall’altro c’è la situazione di Gattuso, per il momento congelata in attesa di eventi che diano il risultato sperato.
Da un lato dobbiamo ricordare che le gare sostenute dagli azzurri ultimamente sono state davvero molto vicine le une alle altre: 16 partite in appena 54 giorni, un vero e proprio tour de force che ha lasciato dei segni sulle condizioni fisiche e di gioco dei giocatori. Inoltre, i casi di positività al covid e i vari infortuni non hanno certo aiutato a creare una rosa perfetta per tutte le varie sfide disputate.
Stasera il derby tra campane non ha visto il confronto diretto tra le due panchine : i due amici allenatori infatti sono stati divisi dalla penalità di Inzaghi, perchè squalificato da una doppia ammonizione incassata dal precedente scontro con la Roma.
Ma alla fine di tutto, sul campo del Maradona stadium che tipo di Napoli abbiamo visto giocare e vincere? Da un lato i ragazzi partenopei reduci dalla eliminazione dall’Europa League, hanno fatto capire che c’è il desiderio di raggiungere quantomeno l’obiettivo del quarto posto. Abbiamo anche rivisto Mertens giocare – rientrato dopo lo stop prolungato in Belgio – e segnare. L’altra rete opera di Politano ha consentito un po’ a tutti di resserenare le menti, soprattutto a livello psicologico. Ora a livello di punteggio, il Napoli ha potuto agganciare la Lazio al sesto posto, mentre davanti in classifica troviamo la Roma, oltre ad Atalanta e Juve con pari punteggio: è chiaro che la lotta per la Champions sarà agguerrita.
L’unica nota stonata della gara alla fine è stata l’espulsione di Koulibaly durante la ripresa.
E va anche detto che il Benevento non ha stregato il campo, i momenti pericolosi sono stati davvero pochi.
Infine, l’incantesimo – possiamo dire – pare realizzato dal ritorno proprio del folletto belga, con la sua presenza da leader coinvolgente. Anche il gesto di correre verso la panchina e i suoi compagni subito dopo la rete è un segno che sottolinea l’unione del gruppo.
E adesso per capire meglio della situazione del Napoli, bisogna aspettare fino a mercoledì, giorno in cui gli azzurri affrontano il Sassuolo.
(photo credit: pixabay.com)